FICTIONS COLONIALES DU XVIII SIÈCLE

Fictions coloniales du XVIIIe siècle
Réédition critique de trois romans

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Fictions coloniales du XVIIIe siècle propone la riedizione critica di tre romanzi coloniali, Ziméo di Jean-François de Saint-Lambert (1769) ; Lettres africaines, ou histoire de Phédima et d’Abensar, di Jean-François Butini (1771) e Adonis, ou le bon nègre, anecdote coloniale, di Jean-Baptiste Picquenard (1798).

Youmna Charara presenta i tre romanzi e ne definisce il genere d’appartenenza classificandoli come ‘fictions coloniales’. Si tratta infatti, in un certo senso, di romanzi storici che, inquanto tali, muovono da un contesto storico che funge da contesto per lo sviluppo di una storia che vede come protagonisti dei personaggi immaginari. Gli autori scelgono quindi un contesto reale, avvenimenti storici precisi, come contesto di sviluppo della storia, introducendo dei persoaggi immaginari che diventano attori dello sviluppo di avvenimenti reali romanzati.

L’autrice analizza la produzione letteraria e filosofica di quest’epoca restituendo le diverse influenze generiche, ideologiche e intertestuali relative ai testi presentati. Dall’analisi della genesi dei suddetti romanzi emerge la loro filiazione rispetto al romanzo inglese Oroonoko, or the Royal Slave della scrittrice Aphra Behn del 1688, e le traduzioni francesi del detto romanzo. E soprattutto in relazione alla traduzione francese di Oroonoko. Lettres africaines e Adonis, sono inoltre una sorta di riscrittura del primo romanzo Adonis.

Emergono allora i dibattiti culturali dell’Ottocento sulla schiavitù e le opere che ne hanno dato la testimonianza, come l’Histoire politique et philosophique des deux Indes (1770-1780) dell’abate Raynal al quale contribuirono diverse figure intellettuali eminenti del tempo, tra le quali emergono Denis Diderot e Deleyre.

Dall’analisi di Youmna Charara si evince la differenza di posizione che ognuno dei tre romanzi fa emergere, tutte nuove rispetto al contesto culturale del loro periodo. Nei tre romanzi la critica sottolinea le varie influenze di opere coeve assai varie, dalla storia delle colonie, alle descrizioni geografiche, ai resoconti di viaggio, alle relazioni sui costumi delle varie popolazioni. Tra queste emergono la citata Histoire des Deux Indes di Raynal, l’Histoire de la Jamaïque di Leslie, pubblicata in Inghilterra nel 1739, e tradotta in francese nel 1751, il Voyage à l’île de France di Bernardin de Saint-Pierre, del 1773, l’Essay sur l’histoire naturelle de Saint-Domingue di padre Nicolson, del 1776, il Voyage d’un Suisse dans différentes colonies d’Amérique di Justin Giraud de Chantrans, del 1785, etc. Tra le grandi opere che ebbero un ruolo importante nella formazione ideologica degli autori dei tre romanzi di Fictions coloniales figurano anche De l’Esprit des lois di Montesquieu pubblicato nel 1748 et le Réflexions sur l’esclavage des nègres di Condorcet del 1781.

L’autrice di quest’opera critica, dopo una precisa contestualizzazione delle tre opere analizza singolarmente i tre romanzi coloniali : Ziméo di Jean-François de Saint-Lambert (1769) ; Lettres africaines, ou histoire de Phédima et d’Abensar, di Jean-François Butini (1771) et Adonis, ou le bon nègre, anecdote coloniale, di Jean-Baptiste Picquenard (1798). Due degli autori, Saint-Lambert e Butini non erano mai stati alle Antilles, Piquenard invece soggiornò qualche tempo a Santo Domingo, tutti e tre, ognuno secondo la propria esperienza, sono testimoni diretti o indiretti della sitauzione storico-politica del loro tempo e che allora era al centro dei dibattiti politici, economici ed etici. Charara ripropone i tre testi nella loro versione integrale conformemente all’edizione originale, ad eccezione dell’ortografia che è stata modernizata. Una presentazione del percorso biobibliografico degli autori contesualizza ognuno dei romanzi nell’ambito delle altre opere letterarie dei singoli autori. Ogni testo è quindi preceduto da un’analisi della critica. La presentazione dei testi è inoltre arricchita dalle note che Youmna Charara situa in allegato, fornendo cosi un importante strumento di lettura.

Queste ultime consentono inoltre di far emergere la diverse questioni politiche dei quali gli autori dei romanzi analizzati si fanno portavoce. I tre romanzi nonostante la loro diversità sono legati da una struttura e una materia a tratti alquanto simili. Lo studio della loro ricezione mostra chiaramente che essi furono per Victor Hugo una delle fonti di ispirazione del suo Bug-Jargal .

Tania Manca

Quatrième de couverture

Ce volume permet d’observer au fil des textes la formation d’une série de romans dont l’action, située aux Antilles, offre une image des relations polémiques entre esclaves noirs et propriétaires des plantations.

Saint-Lambert publie Ziméo en 1769. Jean-François Butini, en 1771, fait paraître les Lettres africaines. Les deux auteurs, qui n’ont pas fait le voyage aux îles, sont les témoins indirects de l’expansion des colonies et des problèmes  éthiques, politiques, économiques que pose le mode d’exploitation esclavagiste. Auteur d’Adonis, ou le bon nègre, paru en 1798, Jean-Baptiste Picquenard a séjourné a Saint-Domingue. La plus prospère des îles à sucre recourt à la traite de manière intensive, compte cinq cent mille esclaves noirs pour soixante mille Européens ou « libres » et devient, dès 1791, le théâtre d’une insurrection qui débouche sur l’abolition de l’esclavage et sur l’indépendance politique de Saint-Domingue – nommée depuis Haïti. Adonis prend pour sujet central les premières années de cette révolution.

Les trois récits intègrent des réalités historiques différentes et chacun formule des interrogations pratiques qui lui sont propres ; ils présentent pourtant des similitudes dans le scénario qui autorisent à rechercher entre eux des rapports d’imitation et de réécriture. Ils constituent aussi les sources du premier roman de Victor Hugo, Bug-Jargal.

Référence électronique

Tania MANCA, « FICTIONS COLONIALES DU XVIII SIÈCLE », Astrolabe - ISSN 2102-538X [En ligne], Mai 2006, mis en ligne le 23/07/2018, URL : https://crlv.org/articles/fictions-coloniales-xviii-siecle